Borghi e castelli tra Romagna e Marche

E se guardando il mare ci voltassimo, guardando l’orizzonte alle nostre spalle?
Vedremmo colline e colline a non finire
Su quelle colline accarezzate dalla brezza di mare, si nascondono tantissimi borghi gioiello da scoprire fuori stagione.
A partire da Gradara, che dista solo 5,7 km da Cattolica, una Roccaforte che si erge sul colle (142 m sul livello del mare) al confine tra Marche ed Emilia Romagna in una posizione strategica e con una vista mozzafiato.
È un luogo ricco di storia e memorie, e durante ogni visita si riescono a vivere emozioni uniche e irripetibili: è infatti possibile passeggiare sia all’interno del castello, sia sulle mura merlate, ma anche sul ponte levatoio e nell’elegante cortile. Le sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno governato: Malatesta, Sforza e Della Rovere.
Girovagando ancora a nord nelle terre dei Malatesta incontriamo Verucchio, alle spalle di Rimini. Verucchio è una cittadina di impianto medievale e ricca di edifici storici, distesa tra due colline un tempo coronate da poderose rocche, quella del Passerello - sui cui ruderi oggi è insediato un convento - e quella del Sasso, oggi Rocca Malatestiana, una delle fortificazioni della Signoria meglio conservate, edificata a dominio del paese, della valle e della pianura.
Scendendo lungo la valle verso il mare, troviamo Rimini, città che ha una storia lunga e affascinante. Tutto inizia con i primi insediamenti preistorici e si sviluppa con la fondazione della colonia romana di Ariminum nel 268 a.C. La città fu un importante snodo strategico durante l'epoca romana, e nel Medioevo divenne un comune e poi una signoria, raggiungendo il suo apice con i Malatesta.
Litinerario più interessante (scarica la mappa) che ti consigliamo è quello romano che parte dal Ponte di Tiberio, che oggi è possiible ammirarlo anche dallacqua a bordo di piccole barche a remi (per info contattare Associazione Marinando al numero 333/4844496)
Procedendo lungo Corso d'Augusto, si raggiunge piazza Tre Martiri, antico foro romano di Ariminum, fu inoltre teatro di giostre, tornei cavallereschi, manifestazioni e cerimonie pubbliche legate anche alla famiglia Malatesta.
Proseguendo lungo il decumano vi troverete davanti all’imponente Arco di Augusto,il più antico conservato nell'Italia settentrionale e che segna la fine della via Flaminia che collega Roma a Rimini.
Da qui si prosegue lungo via bastioni orientali, in direzione della stazione ferroviaria. All'incrocio con via Roma, sulla sinistra incontrerete i resti dell'antico anfiteatro romano edificato nel II secolo d.C. Sorgeva in prossimità della spiaggia, allora molto più arretrata, nelle vicinanze dell'antico porto che si trovava nell'area ora occupata dalla vicina stazione ferroviaria.
Era una costruzione imponente che sicuramente suscitava grande effetto soprattutto in chi giungeva dal mare.
Proseguite ora verso la prossima tappa, Piazza Ferrari. Dirigetevi verso il Tempio Malatestiano e, imboccando l'omonima via prospiciente, raggiungete Piazza Ferrari, dove troverete la Domus del chirurgo e, in via Tonini, l’attiguo Museo della Città con la sezione archeologica.
Dal lungomare caotico di Rimini torniamo in collina e ci spostiamo a sud, trovando il meraviglioso Montefeltro.
Il Montefeltro si trova nell'entroterra di Rimini e Pesaro, occupando una parte della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, la zona occidentale della provincia di Rimini in Emilia-Romagna, e sconfinando addirittura in Toscana e nella Repubblica di San Marino.
Iniziamo da un antichissimo borgo situato su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile, alle spalle della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini, nella Val Marecchia.
San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome.
La città un tempo si chiamava Monte Feltro, da Mons Feretrus, nome legato all’importante insediamento romano sorto intorno al tempio consacrato a Giove Feretrio. Fu oggetto costante di contesa, finché venne definitivamente conquistata nel 1441 dal giovane Federico da Montefeltro, che duramente contrastò i Malatesta nel dominio della Valle del Marecchia.
Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location per film e documentari, meta turistica d’eccellenza, è la perla preziosa custodita dalla provincia di Rimini.
Ma il Montefeltro sconfina nelle Marche, e la prima città degna di nota è Sassocorvaro, un delizioso borgo che svetta sopra il lago di Mercatale, nell’entroterra di Pesaro. Il magnifico panorama spazia dal lago al vicino centro di Mercatale immersi nell’affascinante paesaggio del Montefeltro.
In cima alla collina, centralissima, svetta la grandiosa Rocca Ubaldinesca, avamposto militare sull’appennino e tutta la Valle del Foglia.
L’edificio è stato costruito sopra un preesistente complesso risalente al 1060 che fu a lungo posizione strategica per le battaglie tra i Montefeltro e i Malatesta.
La Rocca ha una forma a tartaruga, simbolo alchemico di forza e durevolezza, venne realizzata nella seconda metà del ‘400, dall’ architetto Francesco di Giorgio Martini , con lo scopo difensivo ma fu un grande fallimento. Le superfici curve delle mura riducevano la potenza delle bombe ma al tempo stesso riducevano la visibilità ai difensori.
Incassata tra le case lungo una stretta scalinata, ci imbattiamo nella piccola chiesa dell’Oratorio della Santissima Trinità, oggi chiesa di San Valentino, eretta nel 1722, per volere dell’abate Gaspare Fabbrini. La chiesa è raccolta e modesta, uno scrigno di amore e bellezza, che conserva al suo interno la più importante delle reliquie, la testa ed alcune ossa di San Valentino. Il 14 febbraio, festa degli innamorati, l’intero borgo di Sassocorvaro e la chiesa di San Valentino vengono letteralmente invasi da devoti e curiosi del Protettore degli innamorati. Molti pregano dinanzi alle reliquie, per una benedizione del Santo.
Procedendo lungo la valle, una strada sinuosa in salita ci porta a 451 metri su livello del mare, e davanti a noi si staglia la città rinascimentale di Urbino. Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l'eredità architettonica, e dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell'umanità UNESCO.
Data la sua importanza artistica, la città è ricordata nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici città nobili dell'Italia unita
Questo è un vero e proprio scrigno di tesori storici, ricca di palazzi e monumenti incantevoli che raccontano secoli di storia e arte.
Tra le cose da vedere a Urbino, il Palazzo Ducale è sicuramente una di quelle da non perdere: non perdere l’occasione di scoprire questo grande capolavoro del rinascimento
A guardia della città la Fortezza Albornoz, situata nell’angolo sud-occidentale delle mura di Urbino, è un’imponente fortificazione che domina la città dall’alto, offrendo una vista panoramica mozzafiato e uno scenario perfetto per chi vuole scattare foto ricordo memorabili.
Da vedere anche la statua dedicata al pittore Raffaello che è situata tra gli alberi e i fiori di Piazzale Roma, con uno sfondo di cielo aperto che esalta i suoi bronzi e marmi policromi.
La Piazza della Repubblica è la piazza centrale tra i due colli della città, un nodo centrale da cui confluiscono le principali vie: Via Mazzini, Via Cesare Battisti, Via Vittorio Veneto, Corso Garibaldi e Via Raffaello.
Passeggiando per le vie di Urbino, fermati in via Bramante per scoprire la Chiesa di Santo Spirito. Attraversa il portale e lasciati affascinare dalla volta a botte decorata con i magnifici affreschi monocromi di Girolamo Cialdieri.La cattedrale di Santa Maria Assunta è il luogo religioso più importante (e imponente) di Urbino. Dopo essere stata danneggiata da ben due terremoti, oggi il duomo è un esempio maestoso di arte neoclassica e rientra a pieno titolo tra le più belle cose da vedere a Urbino in un giorno.
Già dall’esterno si percepisce che lo stile dell’edificio è elegante e raffinato, ma è solo varcando la soglia del duomo che avrai la conferma di ciò. Qui, infatti, sarai avvolto da una combinazione di elementi neoclassici e rinascimentali che ti getteranno in un’atmosfera senza tempo, dove passato e presente si fondono in modo perfetto. Situata all’interno dell’imponente torrione che si affaccia sulla piazza del Mercatale, la rampa elicoidale chiamata dai locali “I Torricini”, è un maestoso esempio di ingegnosità rinascimentale.
Immagina una scala a chiocciola attraverso cui il Duca poteva salire a cavallo fino ai piedi del Palazzo mentre controllava il lavoro degli stallieri. Per quell’epoca, una struttura di questo tipo era una vera novità e un progetto decisamente all’avanguardia.
Oggi questo luogo costituisce uno dei più celebri e importanti reperti del rinascimento ed è assolutamente da vedere!
Ma questi borghi e cittadine oltre ad avere una storia affascinante, sono la culla di tantissimi celebri personaggi storici e non.
Un esempio è Gioachino Rossini nato il 29 febbraio 1792 a Pesaro, città che non dimenticò mai, tanto che alla sua morte lasciò erede universale di tutta la sua notevole fortuna il Comune di Pesaro, che la impiegò degnamente istituendo il Conservatorio di musica e la Fondazione Rossi
Oppure San Mauro Pascoli, che è un piccolo paesino di 12.000 anime nel cuore della Romagna tra Cervia e Rimini. E’ il luogo d’infanzia e della giovinezza di Giovanni Pascoli, ecco dunque spiegato il motivo da cui deriva il suo nome completo.
Per conoscere e riscoprire la vita del poeta, si può visitare il Parco Poesia Pascoli che unisce i luoghi più importanti di ricordo in terra di Romagna: la casa Natale e Villa Torlonia.
Ma senza andare troppo indietro nel tempo, c’è la nostra Tavullia che è la città Natale di Valentino Rossi, uno dei più grandi piloti del Motogp.
Tavullia dista appena 10 km da Cattolica, motivo per cui Valentino Rossi era solito passare tutte le sue estati da ragazzo sulla battigia delle nostre spiagge!
In appena 58 minuti di auto in direzione Nord si raggiunge anche Ravenna.
È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.
Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell'Impero romano d'Occidente (402-476), del Regno ostrogoto (493-540) e dell'Esarcato bizantino (584-751). Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come sito seriale "monumenti paleocristiani di Ravenna".
Nella seconda metà del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico.
Insomma, la costa adriatica ha alle sue spalle tantissimi luoghi da conoscere e scoprire e
Cattolica è un buon campo base per questo itinerario.
Sei pronto a spostare lo sguardo dal nostro mare alle nostre colline?
Pubblicata il 10/08/2025